L’energia fa da motore al mondo e al tempo

Questa foto di un ibis volante (Threskiornis aethiopicus) mostra le proprietà dinamiche di un oggetto, proprio ciò che la nostra fisica attuale disconosce all’energia e al tempo. L’energia non vi avrebbe alcun interesse e il tempo non avrebbe nulla a che fare con essa. Come fisico, mi sono sentito a disagio di fronte al fatto che aspetti importanti della fisica quantistica e della relatività sembrino incomprensibili e paradossali per l’immaginazione umana. Lo stesso vale per la conclusione che ne deriva, ovvero che il tempo sia solo un’illusione e che persino il viaggio nel tempo sia possibile. La natura ci ha dato il senso delle connessioni logiche, perché la logica è sempre stata una chiave per la sopravvivenza.

Perché la fisica del XX secolo ha avuto bisogno di spiegazioni sempre più irrazionali e paradossali per sostenere la sua visione del mondo (non-località, indeterminatezza, energia di punto zero, spazio vuoto che condiziona la velocità della luce e la gravità, spazio vuoto che si gonfia, dimensioni extra, mondi multipli)? Dal 1994 mi occupo di questa domanda e mi interessa anche capire come si è sviluppato il nostro concetto di energia fin dall’antichità. Tutto è iniziato con l’interesse dei filosofi antichi per una entità che rimanga costante in tutti i cambiamenti che avvengono nel nostro mondo.

Molto più tardi si è scoperto che si trattava dell’energia. Mentre tutto il resto cambia, l’energia si conserva. Ma l’energia, come definita dalla fisica moderna, ha perso ogni riferimento al cambiamento. Com’è possibile, essendo l’energia proprio la proprietà di un ambiente in costante cambiamento? L’energia, così come viene vista oggi, ha unicamente la capacità di compiere lavoro, ma non vi ha alcun interesse. L’energia è vista come un cosiddetto scalare (un numero) e non come un vettore (una entità orientata).

Si devono attivare altri meccanismi affinché l’energia possa diventare attiva e possa essere convertita. Per questo motivo essa può innescare movimenti in direzione temporale sia positiva che negativa. Fin dai tempi in cui ero studente, ho intuito che questo dovesse essere un errore nella comprensione attuale dell’energia e ho pensato a cosa sarebbe successo se all’energia fossero state attribuite proprietà dinamiche, se avesse avuto interesse a convertire l’energia e quindi a guidare il tempo (libri Time arrow as trace of energy. Logical key to a spiritual universeZeitpfeil als Spur der Energie. Logischer Schlüssel zu einem geistreichen Universum).

Descrivo inoltre l’energia come avente la tendenza a diminuire la sua presenza ad ogni stato, perdendo così informazione e creando entropia. Il tempo sarebbe quindi la traccia dei cambiamenti o della perdita di informazioni che l’energia rilascia nel nostro ambiente e in noi stessi. La natura deve essere vista come fondamentalmente irreversibile, come si manifesta in realtà. Sono riuscito a derivare matematicamente questi meccanismi irreversibili da principi fondamentali (rif. 441, 442, 445, 448, 450, 451).

Il nuovo modello di mondo è razionale, più elegante e più semplice, elimina i paradossi, ma mette anche in discussione le teorie che li hanno creati utilizzando il tempo sbagliato. L’universo si rivela molto più intelligente di quanto si presumi. Il modello energetico dinamico spiega anche lo sviluppo della coscienza e dello spirito. Questi si sviluppano, pilotati dall’energia e dal tempo, dall’auto-organizzazione dell’informazione nella coscienza umana.